Dopo la pubblicazione delle ricette della medicina popolare, proseguiamo con la panoramica dei rimedi popolari tramandati dalle curatrici della zona dei campi Flegrei. Sono state effettuate delle interviste a persone del luogo dai 50 anni in sù nel 2000.
Le persone intervistate si sono dimostrate molto disponibili nel comunicare le ricette, ma nessuno ha voluto rivelare le “parole magiche” che accompagnano i rituali più complessi perchè la tradizione vuole che queste parole si tramandino in punto di morte solo tra madre e figlia altrimenti perderebbero il loro potere curativo.
C’è chi dice siano solo pura superstizione e addita questi rimedi come pura ciarlataneria, ma anche nelle ricette più stravaganti, si può trovare un fondo di verità.
I rimedi riportati sono semplicemente a scopo informativo, a disposizione della vostra curiosità.
Il blog come faccio per non incoraggia in nessun modo a metterli in atto per ottenere benefici o altro.
Porri
Procurarsi una cosa di lucertola, tagliarla e lasciare colare il sangue sul porro per eliminarlo.
oppure
Prendere un fagiolo crudo e strofinarlo sul porro dopodichè bisogna buttarlo in un pozzo profondo.
oppure
Prendere del liquido mestruale e versarne sul porro alcune gocce.
oppure
Accendere un grande fuoco e versarvi del sale in modo da provocare degli scoppiettii. Colui che ha i porri, dovrà otturarsi le orecchie o scappare via per non sentirli.
oppure
Prendere un fico acerbo e bagnare il porro con il lattice del fico. Ripetere l’operazione per sette giorni.
Distorsioni
Prendere dell’acqua, della farina e del lievito. Applicare sulla parte distorta l’impasto e lasciarlo agire per mezz’ora.
oppure
Prendere dei rami di camomilla e del muschio. Bollire i rami di camomilla essiccati e disporli insieme al muschio in un panno di lino. Adagiare il panno sulla parte dolorante.
oppure
Prendere della parietaria (erba che cresce sui muri), macinarla e bollirla. Fare degli impacchi sul punto con la distorsione. Ripetere per 2 o 3 giorni.
oppure
Prendere una moneta, un batuffolo d’ovatta, dell’olio e un bicchiere. Mettere la moneta sulla parte dolorante e coprirla con un batuffolo d’ovatta impregnato d’olio. Dare fuoco al batuffolo e coprire moneta e fiamma con un bicchiere a bordo largo. Il bicchiere come una ventosa si attaccherà alla pelle: se compare un livido, si è individuato il punto in cui si annida il male e il dolore sparisce.
oppure
Prendere l’erba che cresce sui muri e del sale e macinarli insieme. Applicare l’impacco sulla parte dolorante per due giorni.
Tosse
Prendere una mela, un pugno di camomilla, un fico secco, una foglia di alloro, una carruba, una buccia di arancia, 3 cucchiai di zucchero. Affettare la mela, la foglia di alloro, la carruba, la buccia d’arancia e versare il tutto insieme al fico secco in una pentola colma d’acqua. Bollire e filtrare il tutto. Aggiungere tre cucchiai di zucchero e rimettere tutto sul fuoco finchè non diventa sciroppo. Bere tiepido di sera.
oppure
Prendere le foglie di eucalipto, nespole, limone, mandarino, arancia, di alloro, un panno di lino e una pentola d’acqua. Bollire per 10 minuti tutte le foglie in una pentola colma d’acqua. Coprire il capo con un panno di lino e aspirare il vapore acqueo. Asciugare il viso e restare in casa per trenta minuti.
Raffreddore (u catarr)
Prendere un rametto di eucalipto, 3 foglie d’arancia, 3 di limone, 3 di mandarino. Bollire le foglie per 20 minuti. Coprire il capo con un panno di lino e inalare i vapori.
oppure
Bere un bicchiere di vino caldo.
Bronchite
Prendere un sacchetto di sabbia, riscaldarlo in una pentola e poi adagiare il sacchetto sul petto
Flusso mestruale
Coprire la parte intima con un panno nero per scongiurare un flusso troppo abbondante. Si pensava che il nero respingesse il rosso del sangue.
oppure
Le donne con il ciclo dovevano circolare con un nastrino bianco avvolto attorno alle caviglie perchè erano considerate impure.
Orzaiolo (agliarù)
Bollire per 5 minuti un cucchiaino di bicarbonato in due dita d’acqua. Immergere un batuffolo di ovatta e adagiarlo sull’occhio. C’era anche l’abitudine di immergere nel preparato un altro batuffolo di ovatta e lo si adagiava sul muro. Quando l’ovatta si seccava, si seccava anche l’orzaiolo.
oppure
Prendere una chiave femmina e adagiarla sull’occhio. Guardare attraverso il buco per tre volte.
oppure
Bagnare nell’olio la chiave e passarla sull’occhio facendo il segno della croce e pronunciando parole magiche che non possono essere trascritte perchè si tramandano da madre in figlia.
oppure
Passare per tre volte sull’occhio una chiave maschia e al termine fare il segno della croce.
oppure
Bollire la camomilla per un quarto d’ora e immergere dell’ovatta. Passarla sull’occhio.
Febbre (a frev i cavall)
Strofinare i piedi dell’ ammalato con l’alcool per far calare la febbre
oppure
Bollire l’acqua, intiepidirla e immergervi un panno di seta. Disporlo sulla fronte dell’ammalato e sostituirlo ogni mezz’ora. Ripetere fino alla scomparsa della febbre.
oppure
Affettare una patata e adagiarla sulla fronte stringendola con un fazzoletto di seta. Sostituire le fette quando diventano bollenti.
Ferite da taglio
Tagliare a metà un limone e strofinarlo sulla ferita.
oppure
Prendere una ragnatela e adagiarla sulla ferita
oppure
Prendere la parte interna di una canna (non ancora completamente secca) e adagiarla sulla ferita.
oppure
Prendere una foglia di rovo e disporre la parte interna sulla ferita.
oppure
Disporre sotto la fasciatura delle foglie di geranio sulla ferita.
oppure
Immergere una fetta di limone nello zucchero e adagiarla sulla ferita. Stringere il tutto con una benda.
Otite
Immergere un batuffolo di ovatta nell’olio caldo e inserirlo nell’orecchio
oppure
Prendere il latte materno in un ditale e versarlo lentamente nell’orecchio
oppure
Coprire l’orecchio con un panno di lana riscaldato con il ferro da stiro o vicino al fuoco.
oppure
Bagnare un panno di lino in acqua calda, strizzarlo e adagiarlo sull’orecchio.
oppure
Riscaldare un cucchiaino vicino ad una candela accesa e adagiarlo sull’orecchio.
Punture di zanzara o di medusa
Prendere un pomodoro, tagliarlo a metà e strofinarlo sulla puntura
come posso utilizzare le foglie di menta per cosmetica e medicina?
Ciao Stefano! l’uso di olio essenziale di menta piperita ha proprietà antisettiche, antispastiche e analgesiche.
Menta e aneto per l’intestino irritabile, menta e melissa per il mal d’auto.
Bruciore di stomaco, nausea, indigestione : Mescolare un paio di gocce di olio di menta piperita in un bicchiere d’acqua all’altezza del viso. Quante gocce? Più di uno o due e il profumo sarà così forte non potrai avvicinare il bicchiere al tuo viso!
Mal di testa: strofina un po’ di olio di menta piperita su fronte o tempie per fermare le pulsazioni. Dopo un minuto o due, il dolore sarà sostituito con un piacevole sensazione di fresco.
PS: la menta non va bene per chi soffre di gastrite o ulcera, nè per i bambini e le donne che allattano
A presto!
a me non dicono nulla di nuovo.la traccia mi ha incuriosito per le parole magiche ma poi….non è valsa la pena alcune traccie hanno delle incomprensioni però per chi non conosce questi tipi di rimedi potrebbero risultare interessanti,solo diffidate dalle incomprensioni qui elencate solo alcune di esse sono vere e quelle vere sono come i detti antichi danno sempre risultato. si ma quali saranno????sta a voi scoprirlo buona fortuna!
ciao!
il tuo commento è sibillino.. cosa vuol dire le incomprensioni? hai notato qualcosa di sbagliato nel riportare i rimedi popolari?
qualcuno sa per caso qualcosa per la cura del fuoco di sant’antonio?
Ciao Sam, meglio affidarsi alla medicina tradizionale per questo tipo di disturbi.
Terapia:
Le cure comprendono unguenti e lozioni locali, la protezione cutanea con garze sterili, gli antistaminici. Gli antibiotici per bocca sono utili solo se ci sono infezioni sovrapposte, e gli antidolorifici, dall’aspirina a quelli più potenti danno sollievo al malato.
Nei casi di dolore molto forte possono essere praticate infiltrazioni locali d’anestetici o impiegate creme e cerotti anestetici. Esistono farmaci antivirali (come Acyclovir e Valacylovir ed il Famcyclovir) che possono, quando assunti precocemente, accelerare la guarigione e aiutare a prevenire una temibile complicazione della malattia: la nevralgia post-erpetica.