Utilizzare tutto lo spazio disponibile da oggi si può, anche negli smartphone. La scocca posteriore si trasforma in un secondo display nel modello YotaPhone. Il prototipo è già in fase avanzata di test: il display secondario è full touch realizzato con la tecnologia E Ink.
Grazie al secondo display dello YotaPhone si potranno gestire chiamate, messaggi, email ed anche la navigazione su internet: lo schermo sarà sempre attivo e sarà meno reattivo del classico pannello anteriore, mentre le app aperte vi resteranno in esecuzione in modalità “basso consumo”.
YotaPhone, la novità del dual screen
Guarda la galleria di immagini dello Yotaphone a questo link. Rispetto al primo prototipo, estremamente delicato, ci sono evidenti miglioramenti. Ad esempio, quando si gira il telefono verso il lato tradizionale, il pannello LCD da 720p è diventato un 5 pollici da 1080p AMOLED.
Le performance del sistema operativo Android sono ancora migliori grazie al processore SnapDragon 800 da 2.3 GHz (contro il precedente Snapdragon 600), ed anche lo spessore si è ridotto a 8.9 millimetri. Il prezzo sarà poco più alto rispetto alle notizie di alcuni mesi fa e da 499 sale a 675 dollari (pari a circa 492 euro). Considerando tutti gli upgrade si tratta di un aumento del tutto accettabile.
Pare che nello schermo posteriore non saranno visibili tutte le app Android, nonostante l’introduzione del touch screen pieno, ma la casa produttrice renderà noti agli sviluppatori di tutto il mondo i codici per creare ed adattare le applicazioni.
Sembra infine che ci siano già contatti con Amazon e Google per migliorare la compatibilità delle app proprietarie con lo schermo posteriore e che nel giro di pochi mesi si possa raggiungere la versione finale dello YotaPhone che finirà sul mercato entro l’anno.